giovedì 2 febbraio 2017

Dario Marcozzi "Cattivi pensieri"

DARIO MARCOZZI
"Cattivi pensieri"
Eccoci qui amici lettori di Bagonchiarte, oggi abbiamo con noi un bravo artista e già che stupido che sono, tutti gli artisti di questo blog sono bravi, lo stò aspettando con la sua opera "Cattivi pensieri" un altorilievo in gesso su legno nel formato 60X80 per essere in sintonia con il suo tema indovinate un pò dove gli ho dato appuntamento? Sono qui di fronte al ristorante "A fijo de na mignotta" un normalissimo ristorante tipico Romano con una caratteristica che scopriremo una volta entrati, ecco che arriva il nostro artista.
-Ciao Walter
-Ciao Dario, forza entriamo sei mai stato qui?
-Veramente no.
-Mi raccomando non farti impressionare dall'ambiente, tanto abbiamo con noi la tua opera "Cattivi pensieri"
-Beh se lo dici tu!
Entriamo, amici lettori, appassionati di arte e degli artisti questo è il classico ristorante dall'ambiente caldo a misura d'uomo dove si mangia bene passando una bella serata in allegria.
-Sediamoci qui e poggiamo la tua opera su quel mobile.
Arriva un cameriere.
-A fii de na mignotta tanto pe comincià ve lo porto n'bel antipastino poi a seguire no spaghetto ar sugo, fettine panate  cò na bella cicorietta ripassata n'padella?
-Và bene per due
-E da beve lo gradite, fidateve de me, n'ber vinello che più lo mandi giù e più te lo tira sù?
-Se dobbiamo fidarci, faccia lei!
-Sentite n'pò a fii de na mignotta ma stò quadro de chi è?
-E' il mio le piace?
-Beh sì, certo che assomja proprio a n'fijo de na mignotta che è escito adesso dopo che ha pagato er conto, vabbè sei bravo mò ve porto subbito da magnà.
-Walter ma dove mi hai portato?Qui ti dicono pure le parolacce!
-Dario tranquillo è un ristorante tipico tu ad ogni portata fai una cosa manda il cameriere a fare in culo con il sorriso.
-Se lo dici tu, ma almeno si mangia bene?
-Sì, certo si mangia bene e si spende poco, senti Dario lo sai perchè mi è subito piaciuta la tua opera?
-E già perchè?
Perchè ho apprezzato il tuo coraggio nel rappresentare una brutta faccia in un brutto contesto, un artista è sempre portato ad esprimere il bello e anche nel caso di temi drammatici trova sempre il modo di inserire anche solo un tono di colore brillante, un semplice tocco, un cenno che ricordi il bello in un opera d'arte, invece tu hai volutamente esprimere in toto i cattivi pensieri, lo schifo inconscio, il lato più truce dell'animo umano, hai usato materia grezza dosata di proposito con ribrezzo colorata con due sole tonalità male intonate, il volto solitario è lucido ma di un color rame spento, devi aver sofferto come un cane bastonato per realizzare la tua opera ma ti sei sacrificato a fin di bene, hai dimostrato quello che succede quando l'essere umano si imbruttisce nel profondo, la natura così bella in ogni forma attraverso i cattivi pensieri si trasforma in negatività e il rischio arrivati a quel punto è che non ci sia via di uscita.
-No io dico che una via d'uscita invcece c'è, io lavoro e dipingo per questo per illuminare le menti e come tutti gli artisti attraverso la propria espressività cerco costantemente di fare luce sulle bassezze umane per allontanare appunto i cattivi pensieri.
-Bravo Dario, ben detto complimenti per la tua opera e per tutto il tuo impegno.
Amici lettori voi non potevate vederci ma mentre parlavamo di cattivi pensieri io e Dario abbiamo mangiato e bevuto come due disgraziati, il cameriere non ci ha risparmiato nessun "Fijo de na mignotta" ma adesso tocca a lui a ricevere il simpatico improperio.
-A Fijo de na mignotta portace er conto!
Arriva con due bicchierini di amaretto e ci porge la ricevuta nel piatto ricamato.
-Mortacci sua!!!.....mille e ottocento euri!!!!
Lo dobbiamo ammettere forse abbiamo esagerato con il vino e il Dom Pèrignom.
-Walter e adesso che facciamo?
-Amici lettori qualcuno ha da prestarci qualche spicciolo? No, vero?
Dario non ti preoccupare facciamo come quella volta con Picasso.
-E che ne sò io quello che hai fatto con Picasso.
-E' facile ce ne andiamo senza pagare il conto.
Amici lettori tranquilli, siamo artisti, noi andiamo via come il vento ci vediamo alla prossima opera d'arte, io e Dario Marcozzi vi salutiamoooo.

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