martedì 2 maggio 2017

Sabrina Genovesi "Autoritratto"

SABRINA GENOVESI
"Autoritratto"
Amici lettori di bagonchi arte vi eravate messi paura che vi avevo abbandonato vero? Hahahaha penso che invece in realtà non ve ne frega un piffero e così eccomi tornato a scassarvi la mente con le mie pazze storie scriteriate, dai ragazzi è solo arte a fin di bene.Oggi ho con me Sabrina Genovesi con la quale mi scuso pubblicamente se ho abbandonato anche lei fuori le righe di questo diario.Sabrina Genovesi è una brava donna e una brava artista è una fotografa che esprime poesia attraverso le sue immagini, voi direte che lo fanno in molti, beh sì lei però lo fà con una sensibilità personale che rende le sue opere uniche.
-Ciao Sabrina sei arrabbiata con me? Perchè fra un pò quando vedrai dove ti porto lo sarai ancora di più.
-Ciao Walter Oddio ti seguirò anche se faccio fatica a fidarmi di te!
-Hai portato il tuo autoritratto?
-Sì.
-Bene è con quello che entreremo sarà il nostro badge.
-Per entrare dove?
-Vieni da questa parte, vedi quella porta?Ora entreremo e parleremo della tua opera.
-Che peccato ma è una porta diversa da quella dove hai portato Troccoli.
-Dai vedrai che che sarà interessante, non ti impressionare perchè andremo all'Inferno.
-Ma sei pazzo?
Ma no dai che abbiamo il tuo autoritratto con quello possiamo entrare e poi uscire.
-Ah allora và bene...o almeno spero.
Entriamo e ci accoglie Oronzo Zeppalà..pensavate Caronte? Ma no con il tempo le cose cambiano.
-Ciao Oronzo
-Sei sempre il soltito spiritoso e fantasioso cazzaro, hai il badge?
-si certo.
Oronzo guarda bene l'autoritratto di Sabrina, gli passa il lettore ottico e..
-ehh,ehh brava ragazza potete entrare ma sbrigatevi che ho il mio telefim preferito in tv.
-Sabrina hai visto che era facile? In fondo uno sguardo dice tutto, vieni andiamo alla gelateria.
-Ma Walter ma qui danno il gelato ai cattivi?
-Ma no è un servizio solo per gli ospiti, naturalmente per quelli buoni.
-Ah allora.
Ci sediamo, la gelateria è stile '800 e sapete perchè?Perchè per chi è Romano saprà che all'epoca c'era una gelateria dove andavano i benestanti e gli altri dovevano accontentarsi di vederli fuori della vetrina tanto che si usava portare i bambini a vedere mangiare il gelato da "Fassi" nel nostro caso noi mangeremo il gelato e i cattivi ci vedranno farlo da fuori.
Bene, dai adesso parliamo della tua opera in sottofondo la musica di Archie Sheep ci accompagnerà.
-Sono me, ho scattato questa foto improvvisando per fermare il mio momento.
-Sì è un bel primo piano, un vortice di emozioni che fà di te in una foto statica una donna in movimento, i tuoi occhi sono l'accelleratore temporale che ti stà portando avanti e indietro nel tempo come le pennellate rapide di un quadro futurista.I tuoi capelli sono spettinati dall'aria nel tuo scorrere nel tempo e il tuo sorriso sà di umile semplicità, gli occhi sprizzano gioia, stai ritornando indietro con la memoria a quando eri bambina e in una frazione di millesecondo già pensi a quello che farai quando avrai i capelli bianchi e fai un grande respiro pensando alle prove che dovrai superare ma sai di essere forte e non avrai paura, la tua forza è dentro di te non devi manifestarla accigliandoti con una smorfia del volto, ogni cosa che fai la affronti con il sorriso sei così sin da bambina, nel primo piano sono escluse le mani, il tuo sguardo è la luce, le tue mani che ora non si vedono nella foto sono le leve per aprire le porte del tuo destino.
Imtanto di fuori vediamo  passare i politici sono senza bocca e non possono parlare, li seguono gli egoisti che sono senza occhi tanto non gli servono, oh ecco anche i ruffiani sono obbligati a correre ininterrottamente senza fermarsi, quelli invece sono i guerrafondai devono guardare noi che mangiamo in santa pace il gelato e credetemi è una grande sofferenza per loro. Sabrina è ora di andare.
-Sì certo.
All'uscita Oronzo ripassa il lettore ottico sull'autoritratto di Sabrina.
-Bene potete andare e non vi voglio più vedere, mi raccomando tu scrittore da strapazzo procurati altre location altrimenti ti faccio spengere la fantasia.
-Hahahaha...sìììì..andiamo Sabrina peccato non potergli fare una foto eh!
Amici lettori, io e Sabrina Genovesi vi ringraziamo e vi salutiamo se qualche volta passate dalle parti della Tag sarà un piacere incontrarvi.ciaooooo

lunedì 27 marzo 2017

Amici lettori di bagonchiarte mi piace citare questa definizione di apertura per questa antologia pubblicata da Arduino Sacco editore nella quale sono presente con un mio componimento.
Questo nuovo secolo che oggi ci appare tanto tecnologico, ma così prospettivamente vuoto di contenuti, presto dovrà ricorrere di nuovo, anzi da qui a breve, alla lettera scritta e per posta inviata - e alle cartoline da affrancare sostituendole alle molteplici fotografie digitali, già perse ancora prima che lo scatto avvenga, e dimenticate in una qualunque memoria dell’ultimo modello iPhone.
“Penne on the road” è una antologia che va sostenuta dai lettori, autori e librai.

sabato 18 marzo 2017

Maurizio Bucca "Nella vita non si butta via mai nulla"

MAURIZIO BUCCA
"Nella vita non si butta via mai nulla"
Amici lettori di Bagonchi arte eccoci quà per il nuovo incontro con l'artista di turno, oggi avrò il piacere di presentarvi un giovane Veneziano, Maurizio Bucca stò andando a prenderlo alla stazione in sella al mio tandem che per chi non mi conosce è una bicicletta a due molto speciale ha il telaio interamente composto di pannellini solari, un motorino applicato sui pedali per alleggerire le salite Romane, il manubrio è a corna di bue, un impianto stereo con una play list sempre aggiornata e altri accessori che scoprirete strada facendo, ecco arrivare il nostro amico artista, come potrete comprendere il tandem è facilmente riconoscibile anche a lunga distanza.
-Ciao Maurizio benvenuto a Roma.
-Ciao Walter è un piacere vederti.
-Forza Maurizio sali a bordo.
-Walter dove andiamo? Sai non avrei molta voglia di pedalare e poi è un sacco di tempo che non vado in bicicletta.
-Tranquillo abbiamo un motorino elettromotorio alimentato rigorosamente ad energia solare pedaleremo senza faticare troppo, gradisci un caffè?
-Beh sì, grazie andiamo al bar?
-No, sai Maurizio questo tandem è fornito di molte comodità, abbiamo anche la macchinetta del caffè.
-Alimentata a energia solare?
-Veramente no, funziona con l'energia recuperata dalla pedalata, dai andiamo.
-Dove andiamo?
-Ti porto in televisione.
-Ah bene.
-Non intendo gli studi televisivi, ma una televisione particolare.
-In che senso.
-Ti porterò su Ponte S.Angelo il ponte pedonale che porta al celebre castello, ho installato una tv senza schermo, noi ci posizioneremo dietro e faremo la nostra diretta televisiva, hai portato la tua opera?
-Walter, Kate non mi aveva detto che eri pazzo!
-Ma no sono solo un pazzo artistico, ma adesso non ci perdiamo in chiacchiere, dai pedalare!!!
Lo sò che per Maurizio è una sorpresa, ma un pò di moto fà bene e poi non abbiamo il problema del parcheggio, tutto fila liscio fra una discesa e una salita arriviamo a destinazione, ho posto la tv sul lato sinistro del ponte, di fronte a noi la grandezza di Castel S.Angelo, abbiamo alle spalle lo sfondo del cuppolone è una bella giornata di sole e adesso iniziamo la nostra trasmissione, allunghiamo le braccia fuori dallo schermo e teniamo in mano l'opera di Maurizio, siamo pronti a descriverla per voi.
-Signore e signori eccoci qui vi presento Maurizio Bucca un artista che viene da Venezia e l'opera che adesso descriveremo è "Nella vita non si butta via mai nulla" un opera realizzata con materiali di riciclo nel formato 100X70, Maurizio che cosa hai riciclato ad arte?
-Ho fuso svariati sacchetti di plastica insieme a qualche volantino pubblicitario e refusi di confezioni.
-Interessante, Maurizio prima di tutto l'effetto cromatico è molto bello nella tua opera è presente tutta la gamma di colori, giallo, arancio, rosso, blu, verde ecc.ecc. e la particolarità è che hai mantenuto un grande equilibrio che non disturba anzi dona una bella sensazione emozionale di energia e vorrei dire anche di allegria, la signora qui di fronte dice che vede lacerazione? Ha ragione il lavoro di Maurizio Bucca è composto di materiale fuso, giustamente lacerato, stirato, decomposto è proprio quello che succede nella vita di tutti i giorni, ognuno di noi alterna gioie e dolori, tristezza e bellezza, drammi ed entusiasmo alle stelle, ognuno di noi ha momenti per piangere, momenti per gioire, eppure ogni evento della nostra vita ci porta a superare tutto attraverso l'esperienza, dopo ogni situazione che sia bella o che sia brutta cercheremo di essere migliori, nella vita non si butta via mai nulla tutto rimane nei nostri cuori, l'opera di Maurizio Bucca vuol dire proprio questo, attraverso la scelta di colori brillanti lascia intravedere la speranza, la forza di reagire e di trovare sempre un lato positivo che illumini l'orizzonte, Maurizio in quest'opera hai prodotto un dinamismo ottimista, hai fuso mille colori per strappare un sorriso all'osservatore della tua opera, complimenti!
-Grazie Walter, vorrei aggiungere che per me l'arte è una cosa naturale da condividere con chiunque non mi sento una super star dell'arte ma una persona che mette a disposizione di tutti il mio lavoro fatto di materia colorata di ogni tipo, nessuna ricerca snobbistica, cerco di farlo al mio meglio per dare il piacere ad ognuno di godere l'arte in maniera positiva.
-Sì Maurizio hai espresso un concetto importante.
Voi non potete vederli ma di fronte a noi si sono raccolti ad ascoltarci una comitiva di turisti Giapponesi.
-Maurizio tu parli Giapponese?
-No e tu?
-Macchè...sai che facciamo? Gli offriamo un caffè.
-Mi sembra una buona idea.
Amici lettori Walter Fest e Maurizio Bucca vi salutiamo, ci prendiamo un caffè insieme a questo gruppo di turisti Giapponesi che non smette di sorriderci e di darci amichevoli pacche sulle spalle, qualcuno ci ha regalato un pò di materiale da riciclare, insomma non parliamo la stessa lingua ma attraverso l'arte ci siamo fatti capire, ora ci prendiamo un meritato caffè e vi aspettiamo al prossimo artista, Walter e Maurizio per oggi vi dicono ciaooo.

domenica 19 febbraio 2017

G.M. Zago - Zago and your friends


G.M. ZAGO
"Zago and your friends"
Amici lettori di Bagonchi arte bentornati in questo spazio a colori, oggi abbiamo il piacere di avere nostro ospite un artista che viene dal Nord, dalla città di Romeo e Giulietta, Verona è quì con noi G.M.Zago!!
Ve lo dico in confidenza lui non lo sà ma lo porterò nella spa che già conoscete, mi raccomando non glielo spifferate!
Eccolo arrivare ma non è solo è seguito da un cane.
-Zago hai portato il cane?
-Beh sì non si fida di te e non voleva lasciarmi solo.
-Ah!...come si chiama?
-Homer, aspetta te lo presento...Homer dìì qualcosa al Walter.
-Uelà artista da strapazzo mi raccomando ti mordo le parti basse se non scrivi bene del mio Zago eh!
-G.M. ma Homer è un cane che parla!!
-Che vuoi che ti dica a forza di stare con me ha cominciato a parlare, pensa che per breve periodo ha pure iniziato a fumare il mio sigaro ma ci siamo tolti il vizio insieme per fortuna, è un grande amico sai.
-Capisco, ma gli hai pure imparato a dipingere?
-No, preferisce dormire però mi fà da manager tratta lui con i galleristi invece con i critici ci parla solo al telefono perchè non li sopporta.
-Forse è meglio che entriamo.
Apriamo la porta stile Mondrian, l'ambiente è già caldo e profumato in sottofondo la musica dei Red&Blues sicuramente troveremo qualcosa da mangiare e da bere..
-Zago ti piace questo posto?
-Sì non male
-E tu Homer che ne dici?
-Bello ma prima possiamo mangiare qualcosa?
-Più tardi prima facciamo il bagno in piscina.
-Andate voi che a me l'acqua non piace molto, vado a mangiare qualcosa e poi a fare una partita a flipper.
-Homer mi raccomando non mettere troppo ketchup sulle patatine
-Zago possiamo stare tranquilli con Homer?
-Walter, nessun problema Homer è un cane che ha un discreto appetito ma non parla con gli sconosciuti.
-Ah, molto bene allora dai tuffiamoci nella piscina con l'acqua color grigio perla.
Per chi non avesse letto la precedente intervista in questa spa l'acqua delle varie piscine è multicolore.
-Zago devi toglierti tutto.
-Tutto?
-Sì lo vuole il rituale artistico Bagonchi, devi togliere anche quello.
-Ma l'ho preso in offerta da Beninox!
-Poche storie Zago, in fondo sono solo parole senza mutande.
-Ah beh, allora dai tuffiamoci.
Siamo in acqua color grigio perla e stiamo per iniziare a parlare di Zago and friends.
-Zago come è iniziata questa avventura?
-Era il Marzo del 2010 seduto in poltrona a vedere la tv quando dal tubo catodico una di quelle belle signorine "buonasera" mi guarda fisso e mi fà..."Zago tu devi fare un lavoro a 4 mani con 100 artisti, sarà una mostra per beneficenza pensaci bene perchè non te lo chiederò un altra volta, mi piacciono le cose che fai ma se non accetti grazie e ti saluto"..tac la tv si spense da sola e rimasi al buio ma vidi lo stesso una luce e così folgorato dall'abbaglio creativo il giorno dopo parlai con il mio amico Gianluca Cantalupi responsabile di Emergency UK, presi l'agendina e trovai i 100 artisti per iniziare il lavoro, era un impresa titanica per il numero di opere che ci eravamo prefissati, credetemi serviva anche una bella quantità di materiale da riciclo, le opere dovevano essere impastate di monnezza artistica, ma per fortuna i cassonetti di Verona abbondavano di merce.
-E poi che successe?
-Fu un grande lavoro faticoso ma entusiasmante che terminato partì per l'Inghilterra da Novembre 2011 al 2013 la mostra unica al mondo nel suo genere, un evento storico, un lavoro eccezionale che venne esposto in più gallerie riscuotendo un bel successo, le opere nel formato 100X70 tutte bellissime vennero tutte vendute e la nostra arte a favore di Emergency ha contribuito ad aiutare chi è meno fortunato di noi, vorrei aggiungere che Zago and your friends è stata importante anche per altri motivi, non era mai successo che 100 artisti disparati lavorassero a 4 mani con un solo artista, nessuna rivalità, nessun egoismo, nessuna pre tattica o pre concetto, c'era da dipingere spinti dall'entusiasmo e dalla convinzione di fare per bene del bene attraverso l'arte, ne venne fuori una serie di opere estremamente emozionanti!
-E ora siamo a Roma.
-E già, Zago and your friends non poteva rimanere un esperienza sulla quale il titolo di coda era "The end". Non mi ricordo come, dove, quando ma come per magia io e altri amici abbiamo deciso di ripeterla questa iniziativa vestita di quella passione che guida un artista, la nuova avventura in questo caso  si svolgerà a Roma in una modalità diversa rispetto a Londra 2011, per una questione di rapidità temporale, gli artisti saranno 50, con relative 50 opere realizzate a 4 mani con me, queste opere dopo Roma proseguiranno verso altre esposizioni, sarà una mostra itinerante alla quale si aggiungeranno, via, via altri artisti con altre opere, invece altre 50 opere realizzate individualmente dagli stessi 50 artisti  verranno finalizzate a favore di una associazione di volontari che dedicano corpo e anima alla cura e all'assistenza di cani sfortunati, "Una zampa per Birillo" avremo anche la colonna sonora eseguita dal gruppo dei "Red & Blues" ci troveremo tutti Venerdì 3 Marzo 2017 alla galleria TAG di via di S.Passera, 25 per una serata speciale!
-Sono sicuro che sarà un grande evento!
Ma ecco di ritorno Homer.
-Ragazzi dobbiamo andare via alla svelta!
-E perchè?
-Di là ho mangiato tutto il ben di Dio che ho trovato, un tizio se ne è accorto e mi ha detto : "Ma bravo e adesso chi paga?" Me lo sono guardato e gli ho detto.."Tranquillo pagheranno Walter e Zago" il tizio è svenuto ed è caduto come un sacco di patate, io direi che prima che si risvegli è meglio che ce la battiamo!
-Zago dico che Homer ha ragione, forza filiamo via come il vento!
-Ma siamo nudi!
-Sì e senza soldi, dai sgommiamo....amici di Bagonchi arte vi salutiamo, io, Zago ed Homer vi ringraziamo e vi aspettiamo  a Roma il prossimo Venerdì 3 Marzo 2017 alla TAG, non mancate eh!!

giovedì 2 febbraio 2017

Dario Marcozzi "Cattivi pensieri"

DARIO MARCOZZI
"Cattivi pensieri"
Eccoci qui amici lettori di Bagonchiarte, oggi abbiamo con noi un bravo artista e già che stupido che sono, tutti gli artisti di questo blog sono bravi, lo stò aspettando con la sua opera "Cattivi pensieri" un altorilievo in gesso su legno nel formato 60X80 per essere in sintonia con il suo tema indovinate un pò dove gli ho dato appuntamento? Sono qui di fronte al ristorante "A fijo de na mignotta" un normalissimo ristorante tipico Romano con una caratteristica che scopriremo una volta entrati, ecco che arriva il nostro artista.
-Ciao Walter
-Ciao Dario, forza entriamo sei mai stato qui?
-Veramente no.
-Mi raccomando non farti impressionare dall'ambiente, tanto abbiamo con noi la tua opera "Cattivi pensieri"
-Beh se lo dici tu!
Entriamo, amici lettori, appassionati di arte e degli artisti questo è il classico ristorante dall'ambiente caldo a misura d'uomo dove si mangia bene passando una bella serata in allegria.
-Sediamoci qui e poggiamo la tua opera su quel mobile.
Arriva un cameriere.
-A fii de na mignotta tanto pe comincià ve lo porto n'bel antipastino poi a seguire no spaghetto ar sugo, fettine panate  cò na bella cicorietta ripassata n'padella?
-Và bene per due
-E da beve lo gradite, fidateve de me, n'ber vinello che più lo mandi giù e più te lo tira sù?
-Se dobbiamo fidarci, faccia lei!
-Sentite n'pò a fii de na mignotta ma stò quadro de chi è?
-E' il mio le piace?
-Beh sì, certo che assomja proprio a n'fijo de na mignotta che è escito adesso dopo che ha pagato er conto, vabbè sei bravo mò ve porto subbito da magnà.
-Walter ma dove mi hai portato?Qui ti dicono pure le parolacce!
-Dario tranquillo è un ristorante tipico tu ad ogni portata fai una cosa manda il cameriere a fare in culo con il sorriso.
-Se lo dici tu, ma almeno si mangia bene?
-Sì, certo si mangia bene e si spende poco, senti Dario lo sai perchè mi è subito piaciuta la tua opera?
-E già perchè?
Perchè ho apprezzato il tuo coraggio nel rappresentare una brutta faccia in un brutto contesto, un artista è sempre portato ad esprimere il bello e anche nel caso di temi drammatici trova sempre il modo di inserire anche solo un tono di colore brillante, un semplice tocco, un cenno che ricordi il bello in un opera d'arte, invece tu hai volutamente esprimere in toto i cattivi pensieri, lo schifo inconscio, il lato più truce dell'animo umano, hai usato materia grezza dosata di proposito con ribrezzo colorata con due sole tonalità male intonate, il volto solitario è lucido ma di un color rame spento, devi aver sofferto come un cane bastonato per realizzare la tua opera ma ti sei sacrificato a fin di bene, hai dimostrato quello che succede quando l'essere umano si imbruttisce nel profondo, la natura così bella in ogni forma attraverso i cattivi pensieri si trasforma in negatività e il rischio arrivati a quel punto è che non ci sia via di uscita.
-No io dico che una via d'uscita invcece c'è, io lavoro e dipingo per questo per illuminare le menti e come tutti gli artisti attraverso la propria espressività cerco costantemente di fare luce sulle bassezze umane per allontanare appunto i cattivi pensieri.
-Bravo Dario, ben detto complimenti per la tua opera e per tutto il tuo impegno.
Amici lettori voi non potevate vederci ma mentre parlavamo di cattivi pensieri io e Dario abbiamo mangiato e bevuto come due disgraziati, il cameriere non ci ha risparmiato nessun "Fijo de na mignotta" ma adesso tocca a lui a ricevere il simpatico improperio.
-A Fijo de na mignotta portace er conto!
Arriva con due bicchierini di amaretto e ci porge la ricevuta nel piatto ricamato.
-Mortacci sua!!!.....mille e ottocento euri!!!!
Lo dobbiamo ammettere forse abbiamo esagerato con il vino e il Dom Pèrignom.
-Walter e adesso che facciamo?
-Amici lettori qualcuno ha da prestarci qualche spicciolo? No, vero?
Dario non ti preoccupare facciamo come quella volta con Picasso.
-E che ne sò io quello che hai fatto con Picasso.
-E' facile ce ne andiamo senza pagare il conto.
Amici lettori tranquilli, siamo artisti, noi andiamo via come il vento ci vediamo alla prossima opera d'arte, io e Dario Marcozzi vi salutiamoooo.

martedì 24 gennaio 2017

GIUSEPPE TROCCOLI
"Good boy"
Benvenuti amici lettori di Bagonchiarte, oggi saremo in compagnia di Giuseppe Troccoli aka Nino, un bravissimo artista che dietro la sua timidezza cela un vulcano di idee e di colori.
-Ciao Giuseppe
-Ciao Walter andiamo alla bocciofila?
-No, ho la Vespa rotta, andremo a piedi in un altro bel posto, ti fidi di me?
-Veramente no.
Non mi rimane di fargli indossare il braccialetto della fantasia pure a lui, amici lettori lo faccio anche per voi e lo obbligheremo a seguirci.
-Giuseppe andiamo da quella parte.
L'ingresso è una porta stile Mondrian entriamo e ci troviamo avvolti da profumi e da musica dialettale.
-Walter ma dove ci troviamo?
-In una spa molto pittoresca,
-Pittoresca?
-Beh, sì ci sono diverse piscine con l'acqua ognuna di colore diverso, tu quale preferiresti?
-Quella viola anche quella arancione non sarebbe male dai tuffiamoci in quella ocra.
-Bene andiamo..ah dimenticavo dobbiamo spogliarci.
-Oh certo per entrare in acqua.
-Sì ma tutti nudi.
-Tutti nudi?
-Sì ma tanto non ci vede nessuno.
-Ma sei sicuro?
-Ma certo hai mai visto delle parole nude senza mutande?
-Hai ragione
E così io e Giuseppe Troccoli nudi come mamma cjà fatto ci immergiamo nell'acqua di colore ocra dopo aver posizionato la sua opera di fronte a noi.
-Walter ma sei te che fai le bollicine?
-Sì mi è scappata ma tanto pure questa è a colori dai, dai, vediamo la tua opera che andremo a descrivere.
L'opera è "Good boy" acrilico e materia varia su cartone nel formato 50X50.
Giuseppe sai perchè sei un bravo artista?
-Dimmi.
-Perchè esternamente sei il tipo bravo ragazzo che cede il posto sull'autobus agli anziani, sei la persona che se tamponato in auto senza subire danni non chiedi subito il cid e con un sorriso mandi via l'automobilista tamponatore, insomma sei da esempio per tutti, ecco hai quella sensibilità dentro di te per la quale puoi considerarti un artista vero che nelle opere che realizzi ci fai vedere tanta poesia ed emozioni utilizzando forme spontanee con colori assai brillanti e questo fà di te un artista molto originale.
-Sai perchè ho scelto quest'opera?
-E già perchè?
-E' come te, appunto molto originale, è un formato verticale diviso in due parti sei stato così entusiasta di rappresentare Good boy che per la gioia e per la fretta di metterti al lavoro hai riciclato un altra opera dalla quale fai intravedere qualcosa  ma non importa quello che conta è la tua emozione che manifesti rappresentando un cane simpatico, l'originalità stà nel fatto che l'animale sembra schiacciato, una forma piatta ma in realtà sembra tridimensionale è una bellissima ed immediata forma dipinta nell'atto di saltarti addosso per farti le feste che solo il cane amico fedele può fare all'uomo, la coda scodinzola di gioia sembra tutto piatto ma in realtà tenetevi pronti ad essere simpaticamente slinguaggiati da good boy perchè nel modo come l'hai dipinta sembra proprio che a momenti ti salterà in braccio, altra considerazione, ho notato che hai usato pochi colori ma dosati bene in maniera instintiva dal tratto veloce ma deciso che poi è un pò la tua caratteristica tecnica ben definita, sei bravo anche per questo...non ho capito bene il lato alla destra del cane, sono strisce sovrapposte in giallo, forse doveva essere una coperta?Mah dai ci stà bene lo stesso.
-Veramente su quel lato volevo fare un gatto ma poi ci ho ripensato.
-Giuseppe ma ora vedo che anche te fai le bollicine a colori.
-Chi io?Nooo!
-Ho capito, dai usciamo dall'acqua ti offro un cioccolato caldo al ragù.
-Dobbiamo rivestirci
-Ma no, tanto non ci vede nessuno.
-Oddio Walter sei matto?
-E vabbè se proprio insisti, dai mettiamoci quello smoking in bianco lì sulla sedia.
Amici lettori di Bagonchiarte io e Giuseppe Troccoli con indosso un abito molto chic ce ne andiamo a prendere un cioccolato caldo al ragù, vi ringraziamo di essere stati insieme a Good boy in nostra compagnia, vi salutiamo e vi aspettiamo al prossimo artista, se qualcuno vuole fare un tuffo in piscina ricordatevi prima di togliervi tutto, tutto, tanto nessuno vedrà anche voi eh!

domenica 15 gennaio 2017

Buongiorno amici lettori, il prossimo post questa volta non sarà la descrizione di un opera relativa ad un artista ma sarà ben altro, tutto iniziò con una telefonata..drin,drin.."Ciao Walter sono Pablo Picasso"..beh, avete capito bene proprio lui..."Walter io leggo sempre i tuoi articoli dedicati all'arte e devo dirti che sei proprio un gran cazzaro, ma no come la Terry, no,no, proprio un gran cazzaro ma sono anche sicuro che scrivi con la mano destra di Dio quindi vorrei rilasciarti un intervista".."Pablo per me sarebbe un grande onore".."Bene incontriamoci domani"..click...e così mi incontrai con Pablo Picasso e quello che ora leggerete è il risultato di quell'incontro.

INTERVISTA CON L'ARTISTA
PABLO PICASSO
di Walter Festuccia

Sono le 8,30 e stò aspettando un amico, la mia Vespetta verde pistacchio è pronta prima gli offrirò un caffè caldo e poi già sò che l'intervista non sarà seriosa, formale e noiosa, eccolo lo vedo l'artista che arriva è lui Pablo Picasso.
-Ciao Pablo
-Ciao Walter
-Dai mettiti il casco che andiamo a prendere il caffè
-Sì ma guido io
Ho paura, ha lo sguardo arcigno è meglio non dirgli di no
-Và bene ma vai piano ho le slick che non vanno subito in
 temperatura.
Broooommmm!!!
Per fortuna tutto fila liscio ma la prossima volta prendo la 500!!
-Pablo se tu non avessi fatto l'artista che cosa avresti
 fatto nella tua vita?
-Bueno bella domanda, sarei stato indeciso fra il poliziotto e il barman, due occupazioni per stare a contatto con la gente, logicamente ho lasciato fare al destino.
 Passano due belle ragazze e Pablo le guarda.
-Pablo, la bellezza è migliore della bruttezza
-Claro è questione di sensibilità. la vita è affascinante
 spettacolare e l'umanità ha la fortuna di vivere
 circondata da cose belle.
-Pablo tocchiamo un tasto dolente la bruttezza comunque è
 sempre presente.
-Diablo! E noi dobbiamo separare la bruttezza naturale da
 quella costruita egoisticamente dalle mani dell'uomo.
-Quando hai realizzato Guernica eri molto incazzato?
-No di più, guardami bene in faccia, tocca quì, stringi
 senza paura di farmi male.
Mi prende la mano con decisione e mi fà toccare il bicipite sinistro.
-Ero una furia, realizzai quel dipinto spinto da una forza
 interiore bestiale, ogni segno di pennello un fendente
 contro l'assurdità della guerra.
-Purtroppo la gente non ha capito la lezione e gli eserciti
 giocano ancora alla guerra.
-Cabrones!...Barman mi porti una gazzosa...cabrones tutti!
-Ma proprio tutti?
-Sì tutti cabrones!!
Pablo sorseggia la gazzosa e lascia sfogare la sua ira.
-Hai avuto un sacco di storie amorose?
non posso fare a meno di chiederglielo, mi fà un gesto affermativo socchiudendo gli occhi.
-Piacevo mucho alle donne, le fulminavo con lo sguardo!
-E con la musica come la mettiamo?
-Lavoravo troppo però mi piaceva, oh sì se mi piaceva se
 fossi stato di quest'epoca mi sarebbero piaciuti i Beatles
 un pò rock, un pò romantici anche se non lo davano a
 vedere erano muy loco come me.
-Hai girato il mondo
-Oh sì ma potevo fare di più è stata una lunga strada, sai
 a volte mi sono sentito padrone del mondo ma alla fine ti
 rendi conto che non conti un cazzo!
Dice proprio così.
-Ma non ho rimpianti la mia arte è stato un linguaggio
 universale, mi sono divertito e anche se lotti una vita
 per assaporare i piaceri della vita, godi della poesia ma
 poi rimani solo una pedina sulla scacchiera della vita, ma
 cazzo se vale la pena di vivere!El corazòn quando è
 sincero ti fà vedere la luce dell'esistenza!
-Ti sarebbe piaciuto essere un futurista?
-No amigo, i futuristi troppo sognatori e spericolati,
 la velocità? La modernità? Il mito dell'uomo dominatore
 della terra, del cielo?No amigo mi tengo stretta la
 poesia.
-Periodo rosa?
-Eh già, io ho visto quello che gli altri non potevano
 vedere e sono stato contento di averlo dipinto, ragazzo
 chiedimi di Dalì.
-Pablo che ne pensi di Dalì?
-Hhaahahah sono contento che gli ho fregato un sacco di
 donne, lo battevo sempre sul tempo ma lo stimavo e lui
 stimava me, gran furbacchione, con un opera di piccolo
 formato ha oltrepassato la barriera del tempo ed è
 diventato immortale...ragazzo ora dobbiamo andare hai
 portato i soldi per pagare il conto qui al bar?
Apro il portafoglio, ho cinque euro, non ve lo avevamo detto ma mentre parlavamo abbiamo consumato quattro caffè, cinque ciambelle zuccherate, un scatola di sigari toscani, una sambuca e una gazzosa.
-Hahahah...dai ragazzo andiamo via.
-senza pagare?
-E' claro, metti in moto la Vespa, io salto al volo e via.
Vroooommm!!

giovedì 12 gennaio 2017


"Tramonto" di EMANUELE GABELLINI
Bentornati amici Bagonchi, oggi saremo in compagnia dell'artista Emanuele Gabellini, un giovane grafico, un illustratore ancora un esempio con il quale disegnando a mano libera si possa realizzare della buona arte, una buona arte che non ripaga il nostro amico artista  poichè stà tentando in tutti i modi di vendere le sue opere senza purtroppo riuscirci, le ha provate di tutte, perfino mettendosi agli angoli delle strade tenendo in braccio da un lato le sue opere dall'altro un finto cane di peluche ha rimediato pochi spiccioli e nulla più e così ora per sbarcare il lunario Emanuele lavora al mercato di via 17 giugno 20101 ove alla sua bancarella vende frutta già pelata, verdure in pasticche e prosciutti,salami e formaggi finti e stock di pedalini bucati ottimi per l'estate, quindi amici Bagonchi oggi eccomi quà nel tentativo di aiutare a vendere le opere del nostro amico artista Emanuele Gabellini.Per attirare l'attenzione dei visitatori del mercato ci siamo vestiti, io tutto di giallo, Emanuele tutto di rosso e ora incrociamo le dita!
-Venghino, signori e signore, venghino da questa parte oggi abbiamo robba bella e colorata, questa è arte originale di un grande artista, arte giusta per tutti i gusti a tutti i costi, avvicinatevi con fiducia è arrivato l'arrotino..emh,emh! Scusatemi vi presento l'artista Emanuele Gabellini e la prima opera che andrò a mostrarvi sarà "Tramonto" realizzata su carta con ecoline  e pennino nel formato 18X24 con quest'opera Emanuele ha scelto la via più difficile, ma sì, rappresentando un tramonto con i suo colori rosso, giallo arancio a sfumare nel nero della sera avrebbe fatto la cosa più normale e ad effetto avrebbe attirato maggiormente l'attenzione e invece lui no, lui è un vero artista e ha scelto l'idea più originale, un sole con i suoi raggi tiepidi sotto un cielo verde ma di un verde nettamente verde, e in primo piano la collina con le case abbarbicate fra stretti vicoli, sopra la collina tre grandi alberi spogli è il tramonto autunnale su un enorme prato tutto è di colore beige, avana fra chiaro, scuro questa è poesia non è facile ruffianeria fatta ad arte ma sentimento espresso con talento e il verde luce del cielo ti illumina la mente...la gente intorno è rimasta estasiata dal racconto ma nonostante tutto si allontana dal banco, tutti vanno via meno che uno, un tizio che rimane a guardare tutte le opere di Emanuele Gabellini ed a un certo punto ci fece dei gesti eloquenti come a vedere più da vicino le opere, era una figura che mi sembrava di conoscere ma non ricordavo dove avessi già visto questo personaggio, insomma stà di fatto che mostrò interesse per acquistare tutte le opere, noi logicamente gliele porgemmo il tizio ci mise in mano un sacchetto prese le opere del Gabellini e andò via noi prendemmo al volo il malloppo non era mica il caso di fare gli schizzinosi.
-Eta Beta!!!!...Ecco dove lo avevo visto!!!..Era Eta Beta!!
-Hai ragione proprio lui, abbiamo venduto le opere ad un fumetto!!
-Ho il terribile sospetto di sapere con che cosa ci avrà pagato!
Svuotammo il sacchetto e trovammo un mucchio di palline di naftalina.
-Naftalina...palline di naftalina!
E vabbè sempre meglio di un assegno scoperto e poi dai vedi il lato positivo magari regalerà le tue opere a Topolino! Emanuele hai altre opere da vendere?
-Sì
-Dai riproviamo domani magari saremo più fortunati, signore e signori dal mercato di Via 17 Giugno 2001 è tutto io e Emanuele Gabellini vi salutiamo vi ringraziamo e vi aspettiamo al prossimo artista.....a qualcuno serve della naftalina?

mercoledì 11 gennaio 2017

"Il sognatore" di BARBARA RACIOPPI

Amici lettori, amici appassionati d'arte e degli artisti sconosciuti ma bravi, amici Bagonchi eccoci qui per un nuovo appuntamento mi trovo in via Bonalaprima e stò aspettando Barbara Racioppi un artista dalle mani d'oro che fà del disegno a mano libera il suo linguaggio, in quest'epoca iper tecnologica la manualità di Barbara è la testimonianza di cose fatte ancora con le sole mani e sotto la sua femminilità affascinante si cela un cuore e un modo di vedere l'arte come un autentico artigiano, colui che non ha paura di sporcarsi le mani e mette al primo posto la passione per il suo lavoro, eccola che arriva.
-Ciao Walter.
-Ciao Barbara hai portato la tua opera?
-Sì certo.
-Dai che entriamo.
Ci troviamo fuori di un fabbricato anonimo.
-Ma Walter dove mi hai portato? Qui c'è scritto "Bocciofila Forti e
 tenaci!!"
-Oh sì, coraggio entriamo che li dentro si stà caldi.
-Ma Walter non è giusto, Michela Marchetti l'hai portata su Marte!
-Barbara hai presente il Colosseo con i gladiatori? Hai presente la plaza de toros? Beh qui troverai la stessa atmosfera, dai entriamo e non ti pentirai.
Barbara non è convinta ma mi segue, all'interno della bocciofila vediamo gente varia dall'età media 70anni che si sfida a bocce in partite infuocate il clima è di lotta rovente dove non si fanno feriti e prigionieri ma io e Barbara ci metteremo da una parte a distanza di sicurezza dalla bolgia e parleremo della sua opera "IL SOGNATORE" è stato realizzato da Barbara con china e acrilico su carta nel formato 30X40 in questo lavoro lo specchio posto al centro dell'opera è il protagonista che spara verso l'esterno una massa astratta di colori, il giallo, il rosso l'arancio, il lilla, il violetto toni accesi e felici che si materializzano in un sogno e il giovane dormiente può viverli, sentirli entro di se come a toccarli, i colori armoniosi sono il sogno brillante che al risveglio ti darà la conferma che la vita non è statica, non può essere ancorata al passato, verrà il momento che ognuno di noi deve mettersi di fronte allo specchio e vedere il proprio io autentico ma non è facile la vita è una continua lotta con se stessi e contro le proprie paure che ci assalgono e che si creda oppure no arriva in nostro soccorso il sogno, la notte porta consiglio e il giorno dopo potremo vedere i colori all'orizzonte e il sognatore di Barbara Racioppi quando si desterà avrà più chiaro il suo destino.
Intanto alle nostre spalle un gruppetto di anziani a nostra insaputa aveva assistito alla disamina dell'opera di Barbara.
-Signorì ma lo sà che stò quadro è proprio bello? Guarda cjà quarcosa che nun zò manco io come a dittelo, n'zomma a me me piace!
-La ringrazio per il complimento
Anche il resto del gruppo ha vari gesti approvazione e sommergono di fraterne pacche sulle spalle la nostra amica artista.
-Barbara dai facciamoci un selfie con tuoi fan!
E così amici Bagonchi con un selfie insieme al sognatore di Barbara Racioppi e ai nostri amici della bocciofila vi salutiamo e vi aspettiamo al prossimo artista che sarà ancora un illustratore bravo ma sconosciuto.

domenica 8 gennaio 2017

"Le parole vestono i silenzi" di MICHELA MARCHETTI
Amici lettori di Bagonchiarte bentornati oggi saremo in diretta per voi gnentepopodimenochè..dal pianeta Marte, beh avete capito bene in questo momento mi trovo sul pianeta rosso in attesa che arrivi l'artista Michela Marchetti in veste di fotografa e autrice del libro "Le parole vestono i silenzi", vi state chiedendo come faccio ad essere qui nella galassia? Ma è lapalissiano, sono arrivato con il teletrasporto che non è lo stesso di Star trek ma  un semplice telecomando sul quale  basta pigiare il tastino predisposto e sarete teletrasportati ovunque, mi raccomando non fate confusione con i pulsantini perchè per errore potreste trovarvi in qualche talk show nostrano, eccola la vedo stà arrivando, signore e signori Michela Marchetti qui per noi sul pianeta Marte.
-Ciao Michela
-Ciao Walter
-Non mi chiedere perchè ti ho invitato sul pianeta rosso.
-Già perchè siamo qui?
-Hahahaha siamo privilegiati sai in quanti vorrebbero essere qui?
-Ma intorno a noi non si vede nulla
-Eppure stanno spendendo un sacco di soldi per le missioni spaziali.
-E già quando basterebbe un semplice telecomando usato....Michela
 veniamo a noi, sei l'autrice di questo libro e la fotografia in copertina è
 opera tua, inizio a farti i complimenti per la foto in B/N dove una affascinante ragazza con in testa un copricapo calato sugli occhi  con l'indice puntato sul naso come a dire "Shhhh silenzio facciamo parlare le parole stampate sulle pagine del libro" è un immagine molto fashion.
-Sì ti confesso che per me è stata una grande soddisfazione pubblicare questo libro con la ArduinoSacco editore.
-Puoi parlarci del tuo libro?
-Oh si certo, chiunque lo leggerà si troverà in viaggio in un mondo di emozioni fra storie narrate con naturalezza senza fronzoli, senza sotterfugi, senza scorciatoie dialettiche, volevo avere il piacere di prendere per mano il lettore e farlo sentire bambino insieme a me, il modo migliore per affrontare le vicende umane fra prosa e poesia, già proprio la poesia che manca sempre di più intorno a noi, i freddi silenzi alimentano malinconie e rimpianti e tutti noi dovremmo lasciare la libertà alla parola di esprimersi dai nostri cuori.
-Michela complimenti il tuo libro sicuramente scioglie i sentimenti e i lettori non si annoieranno avrai senz'altro successo.
-Ti ringrazio vorrei tanto che chi leggesse le mie parole si emozionasse e aprisse una finestra di dialogo con me.
-Intendi come fossero amici.
-Sì mi piace avere con il lettore un rapporto di amicizia come il prendere un caffè o un the insieme e parlare di storie.
-Sì questa è una buona idea ti andrebbe di continuare a parlare di fronte a una bella tazza di cioccolato caldo?
-Ohhhh sìììì...ma quà mi sà che non troveremo neanche un bicchiere d'acqua.
-Beh sì forse fra un millennio...dai torniamo sulla terra, sarà ma a me stò Marte non piace per gnente.
-Walter hai ragione non si vede neanche l'ombra di un fiorellino.
-Dai schiaccia il pulsantino.
Amici Bagonchi noi andiamo a prenderci un cioccolato caldo la prossima volta vedremo Marte in cartolina, io e Michela vi salutiamo e vi aspettiamo al prossimo artista.

Sabrina Genovesi "Autoritratto"

SABRINA GENOVESI "Autoritratto" Amici lettori di bagonchi arte vi eravate messi paura che vi avevo abbandonato vero? Hahahaha pe...